Francesco a 17 anni: “col cappello di paglia…” (Ode all’amico compito)
Francesco (a sin.) con il fratello minore (Vittorio) e maggiore (Michele)
Francesco (a destra) con i fratelli Giovanni e Vittorio
Nel 1917, allievo ufficiale presso l’Accademia militare di Modena
Lo scrittore (a sinistra) a Cafeci con il cugino Spartaco Lanza
A Roma con il cugino Spartaco
Francesco (terzo da sin.), Giovanni (a sin.) e due amici (probabilmente a Valguarnera)
Filippo, Francesco e Attilio Lanza
Lo scrittore (secondo da sin.) con alcuni amici
Francesco (a destra) con Aurelio Navarria a Valguarnera
Francesco (in primo piano) a Roma con due amici
Nell’agro romano nel 1929. Francesco è in secondo piano dietro Mussolini
Francesco in costume sardo (1930)
Durante il viaggio in Unione Sovietica (1930)
Francesco
Foto di Francesco per tessera
Foto tessera del 1931
Il retro della foto tessera con l’autentificazione
Francesco (a destra) con il fratello Filippo (probabilmente a Roma)
Una foto spedita dalla Libia, a mo’ di cartolina, nel 1932 al fratello maggiore Michele. Francesco è il 5° da sinistra e il fratello Giovanni l’ultimo. Dal soggiorno libico (durato circa 4 mesi) nascono le “Storielle tripoline” e le “Storielle libiche” pubblicate nel marzo e nel giugno dello stesso anno dalla Gazzetta del Popolo di Torino
Caricatura apparsa sulla Fiera Letteraria del 27/02/1927
Il fratello Michele a Caltanissetta durante la guerra. Foto dedicata a uno dei due fratelli, Giovanni o Antonio, che in quel momento si trovano al fronte.
Il fratello Antonio (Nino) morto al fronte nel 1916 (vedi lettera a Navarria del 31.8.16)
Il fratello Giovanni sulla tomba di Nino presso Gorizia
Il fratello Giovanni e consorte il giorno del matrimonio
Foto di matrimonio del fratello Filippo
Il fratello Attilio (vedi lettera a Navarria del nov. 1916)
Il fratello Vittorio (vedi lettera a Navarria del nov. 1916)
La tomba dello scrittore al cimitero di Valguarnera
Una via di Roma dedicata allo scrittore
Nicola Basile, il “sindaco galantuomo” di Alessandria che nel 1953 curò un importante volume di e su Francesco Lanza
I “Racconti Provenzali” di Roumanille tradotti da Di Giovanni. Edizione del 1913, con ogni probabilità la stessa edizione che Francesco Lanza ebbe tra le mani e che gli ispirò “I Mimi Siciliani” (Vedi lettera a Navarria scritta da Valguarnera il 21 febbraio 1922. Grazie a Tino Rapisarda per la foto del libro.
